| CITAZIONE Londra, 1815.
Alexander Chess, un affascinante vampiro americano, si trasferisce a Londra, stanco della vita piatta e monotona che conduceva in America.
Qui incontra Danielle, una ragazza ricca e viziata che gli fa letteralmente perdere la testa.
Alexander le dichiara il suo amore ma lei lo rifiuta, convinta di poter trovare
di meglio e lui, in un impeto d’ira e disperazione, la morde. Credendo di averla uccisa fugge da Londra, e torna in America.
La ragazza, però, sopravvive e dopo tre giorni diventa esattamente come lui: un vampiro.
Non riuscendo a controllare la sete inizia a fare stragi su stragi, aggredendo chiunque le capiti a tiro, finché un giorno non viene eliminata proprio da una delle sue creature. Ora Danielle non è più in pericolo, ma Londra letteralmente piena di vampiri.
Londra, 1878.
Emilius Langdon è sempre stato, sin da ragazzo, chiuso e riservato al punto da essere scansato da tutti, ed è per questo che si ritrovava sempre da solo.
Raggiunta la maggiore età decide di trasferirsi in un casale abbandonato in
cima ad una montagna, circondato da una fitta foresta popolata dai lupi.
Per nulla preoccupato dalla presenza degli animali, è proprio a loro che
inizia ad affezionarsi, in particolare ad un vecchio lupo, che lui aveva
deciso di chiamare Zachary. Una sera, mentre passeggiava al chiaro di luna seguito dai suoi amici lupi, inciampò in una felce e cadde a terra, sbattendo rovinosamente la testa contro una roccia. Immediatamente perse conoscenza e iniziò a perdere abbondante sangue alla base del collo. I lupi allora, come se volessero salvare il loro amico, si misero a cerchio attorno a lui, mentre Zachary gli si avvicinò, poggiandogli una zampa sul petto, e tutti insieme iniziarono ad ululare alla luna, in una specie di preghiera, di lamento.
Improvvisamente la ferita si rimarginò ed Emilius riprese conoscenza, come se non fosse mai inciampato, ma da quella notte in poi quando perde il controllo,o semplicemente quando ha voglia di correre nella foresta, fuggendo da tutto e da tutti, diventa anch’egli un lupo.
Londra, 657 D.C.
Siamo nel periodo della caccia alle streghe. Le città sono illuminate dai fuochi dei roghi sui quali vengono bruciate le donne accusate di praticare stregoneria.
Al giorno d’oggi, però, nessuno è più convinto dell’esistenza delle streghe. Ma era davvero poi così sbagliato ciò che pensavano gli uomini del Medioevo? Beh, non proprio.
Le streghe esistevano già prima ancora che l’uomo iniziasse a sospettare della loro esistenza, e nel VII secolo difficilmente una donna riusciva a salvarsi se qualcuno si metteva in testa che fosse una strega.
Ma se tutte le streghe dell’epoca fossero state davvero tutte uccise, al giorno d’oggi non ne sarebbe rimasta nessuna.
Fu proprio per evitare questo che, in quegli anni, un gruppo di streghe capeggiato da due sorelle, Millicent e Meredith Wardgrave, scappò da Londra, trovando rifugio a Copenaghen, presso altre streghe che, venute a conoscenza di ciò che stava accadendo a Londra, erano ben disposte ad aiutarle.
Ma le ragazze non si fermarono molto presso di loro. Appena seppero che a Londra le persecuzioni erano finite tornarono a casa.
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