The Vampire and The Werewolf.

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°Free_Heart°
view post Posted on 4/9/2008, 16:09




Prologo:
Sentii i denti affondare nella carne e gridai di dolore,poi arrivò il bruciore.
Mi sembrava di andare a fuoco,mi dibattei e quando aprii gli occhi lo vidi.
Era sopra di me con un’espressione trionfante,crudele e senza scrupoli,più bello che mai,con i capelli scompigliati e le labbra sporche di sangue.
Del mio sangue.



I Capitolo:

Driin Driin Driin.
Sentii il suono della sveglia.
Driin Driin Driin.
Con un gesto brusco la spensi e guardai l’orologio.
Era domenica dannazione perché doveva stressarmi anche oggi?
E per di più d’estate?
Feci un riepilogo mentale degli impegni,non lavoravo quella domenica,non avevo neanche appuntamenti,sbuffai e mi alzai di malavoglia.
Andai in cucina a mi preparai una tazza di caffè,ne avrei avuto bisogno.
Arrivò Tara scodinzolando,l’accarezzai dolcemente..
-Hey piccola hai fame?- Chiesi versandogli un po’ di cibo nella ciotola.
Tara era un Husky,il mio cane,l’avevo trovata abbandonata circa un anno fa.
Il suo pelo bianco era tutto sporco e il muso era coperto di sangue. Si era incastrata con la catena e si era ferita. L’avevo portata subito dal veterinario e dal quel giorno aveva vissuto con me.
Mia madre,Marta, non aveva fatto storie,amava gli animali e Tara era un cane fantastico,obbediente e simpatica,oltre a essere bellissima.
Presi il caffè caldo e andai verso il frigo per prendere il latte,così notai il biglietto di mia madre.
Hey tesoro,sono a lavoro,ti ho messo la sveglia perché oggi devi vedere tuo padre,mi ero dimenticata di dirtelo,scusami .Ti ho fatto una torta al cioccolato in compenso.
Sorrisi,mia padre aveva divorziato con mia madre quando ero una ragazzina,il motivo?
Bè il solito,è andato a letto con la segretaria. Avevo 15 anni e quando hai quell’età è difficile perdonare. Si è risposato,con la segretaria mentre mia madre rimetteva a posto i pezzi del suo cuore.
Non l’ho mai perdonato e da allora i nostri rapporti non sono stati buoni,per colpa mia ovviamente.
Sono passati 3 anni eppure non riesco a perdonarlo.
Aprii il frigo e presi il latte e la torta. Risi quando vidi scritto sopra con la panna “Lo vedi alle 9:00”.
Mia madre non aveva cercato di allontanarmi da lui,anzi,non voleva che litigassimo,era un angelo,e per questo ce l’avevo ancora di più con mio padre. Come aveva potuto lasciare un angelo?
Mi tagliai una fetta,era buonissima, e come poteva non esserlo?
Dopotutto Marta lavorava in un ristorante, ed era la cuoca. Grazie a lei il ristorante è diventato famoso in città, ad Aosta.
Finii di fare colazione e mi preparai. Alle 9 puntuale arrivò mio padre.
Feci un grosso respiro e aprii la porta.

Ordinai un succo di frutta all’arancia rossa,il mio preferito.
Mio padre,Marco, invece prese un caffè.
-Allora,Come va il lavoro?- Chiese interessato.
Lavoravo 3 volte alla settimana in una scuola di danza,facevo l’insegnante di hip hop ai ragazzi dai 15 anni in su ed ero seconda insegnante di danza moderna. Ballare mi aiutava a sfogarmi,quando ero arrabbiata, tesa o triste, ballavo. Facevo anche la barista di sera in un locale vicino ad Aosta,era solo per procurarmi un po’ di soldi, volevo prendere un appartamento vicino a casa di mia madre ma i soldi per ora non mi bastavano ecco perché i due lavori.
-Bene,come al solito- Risposi..
Lui annuii e si spense,lo faceva tutte le settimane,cercava un argomento per fare due chiacchiere ma io tagliavo subito la conversazione e così lui si zittiva.
Lo osservai bene e notai che era molto diverso dal padre affettuoso che avevo avuto da bambina.
I capelli chiari erano più corti e attraversati da fili grigi, iniziavano a vedersi delle rughe vicino agli occhi e aveva perso il suo caratteristico sorriso che contagiava tutti,persino me.
Tutto sommato era ancora un bell’uomo di 45 anni,era in forma e non era stupido e molti lo consideravano attraente, ogni tanto lo immaginavo quando aveva 20 anni e non biasimavo mia madre per essersene innamorata.
In quel momento mi fece pena.
Decisi che un po’ di conversazione non mi avrebbe fatto poi così male.
-Il lavoro al bar è più pesante dell’insegnante,a scuola tutti i ragazzi ti rispettano e seguono le regole,mentre invece i clienti molte volte sono degli idioti,per non parlare dei colleghi- Dissi tutto d’un fiato.
Marco alzò il viso sorpreso ma felice,sorrise.
-Già,ne so qualcosa..- Disse.
Mio padre lavorava in azienda che affittava villette al mare,molti per le vacanze estive ne avevano abbastanza della montagna e andavano al mare,tutti nella zona conoscevano quell’azienda.
Risi..- Ma come fai? Io devo solo servigli da bere ma tu non so come fai a non mandare al diavolo certa gente..-
Fece un sorriso a trentadue denti..
-Bè, mi fanno pena..-
-Aaaaa..Ecco la tua tattica,“Commiserare l’imbecille!”
Gli sorrisi e lui mi prese la mano e me la strinse. Di colpo mi irrigidii.
Diedi una controllata veloce all’orologio appeso al muro del locale e vidi che erano le 11.
-Papà,io devo andare- Dissi alzandomi,lui alzò il viso un po’ sorpreso.
-Di già?- Chiese..
-Si,scusa è che la mamma si è dimenticata di dirmi che dovevamo vederci e per oggi ho preso altri impegni. – Lui si alzò e andò a pagare il conto,io lo aspettai fuori dal bar.
-Scusa, chiamami...!-Dissi dandogli un bacio sulla guancia e allontanandomi.
Appena salii in macchina partii e tornai a casa..


Ehm..Commenti^^
 
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•Lovely~Ary
view post Posted on 4/9/2008, 16:55




Ammazza k bella!!! è scritta benissimo!! Brava!
 
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°Free_Heart°
view post Posted on 4/9/2008, 17:00




Grazie Ary^^
 
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°Free_Heart°
view post Posted on 5/9/2008, 13:17





II Capitolo:
Tornata a casa controllai la segreteria e trovai un messaggio di Sara.
Sara era la mia migliore amica,l’avevo conosciuta pochi anni fa ,si era trasferita in terza liceo,non aveva amici e così il primo giorno le feci compagnia.
Era una tipa tosta, e io l’adoravo. Mi faceva ridere e divertire e non gli importava di cosa pensavano gli altri.
Il messaggio diceva di chiamarla.
Feci il numero e aspettai.
Beeep beeep beeep
Stavo per mettere giù quando Sara rispose.
-Pronto?-
- Sono Elena che c’è?- Chiesi.
-Grazie dell’accoglienza,un’amica non può chiamare per avere un po’ di compagnia?- Mi prendeva in giro..
-No,non tu..- Risposi..
-Si infatti hai ragione,volevo solo dirti che domani sera siamo inchiodate al locale.-
-Come?- Chiesi.. In teoria il capo era in vacanza e il locale era chiuso.
-Quello stronzo di Cadelli è tornato prima dalla vacanze e ci vuole a lavorare.-
Sbuffai.
Il signor Cadelli era un porco maschilista che si approfittava di tutti,era grasso e basso e fumava come un turco e io lo odiavo,cercavo di evitarlo il più possibile.
-Per forza?- Chiesi,ma sapevo già la risposta, o facevi quello che ti diceva oppure venivi licenziato. Era questa la “regola”.
-Si,per forza,che rottura eh? Quel grassone si era stufato di prender il sole ed è tornato a comandarci. Probabilmente gli dava fastidio che i pesci non gli obbedissero.-
Risi, Sara condivideva il mio odio verso Cadelli.
-Spero che un giorno si strozzi con la sua ciccia.-
Salutai Sara e riattaccai.
Quella notte sognai di morire soffocata dalla pancia di Cadelli.



Lunedì sera il locale era pieno.
Finii di servire una ragazza e andai verso un tipo seduto di schiena con i gomiti appoggiati al bancone.
-Mi scusi desidera?-Chiesi.
Lui neanche si voltò. Stava guardando una cubista.
-Non lo so.. Quello che c’è’..- Rispose,probabilmente gli trapassai la schiena con lo sguardo perché lui si voltò.
Era un ragazzo sui 19-20 anni,aveva i capelli castano chiaro,li teneva un po’ sul viso,aveva due occhi verde chiaro,il naso era dritto e non troppo grande e aveva due labbra carnose che lo rendevano molto sexy.
Dovetti appoggiarmi al lavello senza farmi vedere.
-Mi va bene una birra grazie.- Disse.
Mi voltai e ripresi a respirare,preparai la birra e gliela misi sul tavolo sopra al centrino.
Notai che indossava un camicia bianca aperta davanti che mostrava i muscoli e la carnagione olivastra.
-Altro?- Chiesi mentre sistemavo della bottiglie di alcolici sulla scaffale.
Lo guardai e mi dovetti appoggiare nuovamente al lavello per non cadere.
Se mi viene da svenire solo a guardarlo probabilmente a un appuntamento finirei in ospedale.
-Si,come si chiama?- Disse scoprendo una fila di denti bianchissimi.
Io sorrisi,mi dava del lei.
-Elena..- Risposi..
Lui mi porse la mano e disse, - Piacere, Daniele.- Io gliela strinsi e lui mi baciò il dorso della mano.
Arrossii..
Poi una ragazza lo chiamò,si voltò e fece un gesto con la mano.
-Torno subito- Si alzò e andò ad un tavolo, scrisse qualcosa su un pezzo di carta che ripose nel portafoglio. Poi tornò al banco.
-Devo andare.-
Tirò fuori il portafoglio e mi porse i soldi mentre li mettevo in cassa notai che prese anche un’altra cosa ma non capii bene cosa fosse.
-È stato un piacere..Elena..- Dissi alzandosi.
-A- anche per me.- Risposi. Si allontanò.
Sei una stupida cretina!Ti sei lasciata scappare un strafigo!
Presi il bicchiere di birra per lavarlo e sotto ci trovai un pezzo di carta,sembrava un biglietto da visita. Lo lessi.
Da una parte c’era scritto.
“Ci vediamo domani sera a al Ristorante Les Gourmets. Ti aspetto là”
e dall’altra c’era il suo nome Daniele Ferra e il numero di casa e cellulare.



Il giorno dopo mi svegliai di soprassalto,Tara alzò il muso e si alzò scodinzolando.
-Andiamo a fare colazione- Mormorai accarezzandogli il muso.
Appena mi alzai provai un freddo glaciale e tornai raggomitolata nel letto,osservai fuori dalla finestra e vidi una fitta pioggerella cadere.
Presi tutte la coperte del letto e le portai con me in cucina,Marta era seduta su una sedia con la tv accesa e il giornale alla mano.
-Buongiorno.- Dissi con voce assonnata. Lei alzò il viso e mi lanciò una sguardo di divertito rimprovero.
- Immagino che tu sappia che lo devi rifare tu il letto.- Disse..
Le sorrisi.
-Posso sempre dormire in un sacco a pelo.-
Lei rise – Si come no,il caffè è già pronto.- Mi indicò la caffettiera.
-Grazie,sei un angelo.-
-Lo so lo so..- Dissi con un sorriso,poi aggiunse.
-Ieri sera tornata a casa ho trovato questo sul tavolo.- Disse indicando il biglietto di Daniele.
-Bè un tizio che c’era ieri al bar mi ha trovato carina. Lui è uno tipo..- Cercai le parole..
-Tipo..Drew Fuller..Hai presente?-
-Chi?- Chiese..
Sospirai scuotendo la testa..
-Devo farti vedere un po’ di film.. Comunque,volevo dire che è uno schianto.. Solo che..-
-Solo che?- Mi incitò Marta curiosa.
- Boh,non so se è il mio tipo…- Mia madre rise..
-Cara,quando uno schianto vuole uscire con te,non ti chiedi se è il tuo tipo,aspetti di uscirci almeno..- Scrollai le spalle..
-Ok..Però prima lo chiamo…-
Marta annuii..
-Io devo tornare da quegli incompetenti del ristorante,un casino con le ordinazioni del cibo per il pranzo,ci vediamo sta sera.- Mi baciò la fronte..
- O forse no..- La sentii dire divertita mentre usciva.
Sospirai.. Devi farlo,chi ti dice che non è un maniaco pazzoide?
Non che con una telefonata avrei potuto capirlo però.
Presi il biglietto di carta composi il numero di cellulare e aspettai..
-Pronto?- Mi si bloccò per un attimo la voce. Poi parlai.
-Hey,vuole ordinare un drink?- Chiesi cercando di essere spiritosa,ci fu un attimo di silenzio.
-Elena!- Esclamò..
-Eh già- Risposi.
-Non dirmi che hai chiamato per disdire..-
-No,ma va,volevo solo essere sicura per sta sera-
-Oh,certo. Senti se non è un problema potrei passarti a prendere. Che ne dici?-
Dico che è fantastico!
-Non c’è problema.- Gli lasciai l’indirizzo e chiusi la telefonata.


Commenti^^

 
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•Lovely~Ary
view post Posted on 5/9/2008, 14:04




Posta IMMEDIATAMENTE il seguito xD
 
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°Free_Heart°
view post Posted on 9/9/2008, 16:35




III Capitolo:
Non sapevo cosa mettere,alla fine indossai una vestito blu corto fino al ginocchio,aveva i bordi sul ginocchio, sulla scollatura e sulle maniche di un blu più scuro.
Aveva una scollatura sul davanti che lasciava intravedere la curva dei seni e le spalline spesse.
Presi i tacchi di un blu un po’ più accesso,avevano il buco davanti e un fiocchetto piccolo appena prima del buco.
I miei capelli erano biondi e lunghi con grossi boccoli sul fondo,li lasciai sciolti e mi truccai.
Alla fine il risultato era ottimo.
Quando suonò il campanello scesi le scale e lo trovai appoggiato a un cabriolet nera.
Dovevo aspettarmelo.
Gli sorrisi e notai la sua eleganza,mi sentii a disagio.
-Se mi avessi detto che era una serata così elegante mi sarei preparata meglio.-
Lui mi guardò scettico.
-Sei bellissima e stai benissimo.- Mi rispose prima di aprirmi la portiera.
- Che gentiluomo- Dissi quando entrò in macchina anche lui.
-Mi piace trattare le donne che fossero gioielli.- Disse sorridendo.
-Ah si?E io che gioiello sarei?-
Lo vidi sorridere. -Tu saresti…- Ci pensò su..- Un diamante.-
-Scommetto che lo dici a tutte.- Lui rise.
-Può darsi,ma le altre sono semplici pietre.- Disse prima di parcheggiare davanti al ristorante.
Mi slacciai la cintura e feci per aprire la portiera ma Daniele mi precedette.
-Dovrò abituarmi a questa cosa o è solo per conquistarmi?- Chiesi scendendo dall’auto.
-Oh no è solo per conquistarti..- Disse.
Entrammo al ristorante e Daniele presa la prenotazione del tavolo.
Era un po’ appartato vicino alla finestra. Il resto del ristorante era molto luminoso, tovaglie chiare e le sedie notai essere molto raffinate.
Ci sedemmo.
- C’è qualcosa che non va.- Dissi osservandolo,lui alzò gli occhi e chiese:
-Che cosa?- Sembrava stupito.
-Sei troppo perfetto- Ci portarono i menù lui aprii il suo e rispose con aria da sostenuto.
- Che ci vuoi fare?- Poi mi sorrise..- A parte gli scherzi,ora ti sembrerò perfetto ma più avanti scoprirai che ho anche io i miei difetti.-
- Vedremo.- Risposi aprendo il menù.
Spaghetti?No,possono essere imbarazzanti.
Riso? Che schifo.
Una bella bisteccona? Naaa.

Richiusi il menù.
-Tu cosa mi consigli?- Lui sorrise.
-Pizza!- Lo guardai sbalordita.
-Che c’è?- Chiese.
-Tu pizza? Non sembri il tipo..- Lui rise.
-E che tipo sarei?-
-Non so,più da caviale.- Rise più forte.
-Odio il caviale.- Disse..
Arrivò il cameriere.
-I signori vogliono ordinare?- Daniele annuii..
-Una pizza margherita e..- Mi guardò.
Io alzai il viso verso il cameriere.
-Due margherite.- Lui annuii e prese nota.
-E da bere?- Daniele non rispose.
-Acqua- Prese i menù e se ne andò.
-Pizza margherita?Pensavo fossi tipo da.. Che so,Americana.-
-Ma come fai?- Chiesi sporgendomi un po’ sul tavolo.
-A fare cosa?- Chiese.
- L’Americana è la mia pizza preferita.- Lui sorrise.
-E scommetto che invece dell’acqua avresti ordinato Coca-Cola-
Gli feci una linguaccia.
Durante la serate parlammo dei nostri lavori,così scoprii che faceva l’avvocato per lo studio legale di suo padre,ma la sua vera passione erano i film,voleva fare il regista.
Io gli raccontai della mia passione per la scrittura e la lettura,parlammo della sua infanzia e del divorzio dei miei.
Lui disse di avere una sorella maggiore che abitava in America e una più piccola di 16 anni.
Insolitamente mi aprii come non avevo mai fatto.
-Vuoi scusarmi un attimo?- Disse alzandosi verso la fine della cena.
-Certo fai pure.- Risposi sorridendo.
Ne approfittai per dare un occhiata alle persone del locale.
Una attirò la mia attenzione.
Era nella parte più buia,aveva davanti a sé una bottiglia di vino,che riconobbi essere champagne.
Il bicchiere pieno,guardava un quadro appeso al muro,che rappresentava la notte.
Aveva i capelli neri,corti e un po’ ricci. La pelle era bianchissima,sembrava lucente,indossava un abito nero con una camicia bianca,l’unica a fare eccezione,sbottonata davanti.
Improvvisamente,voltò di scatto la testa verso di me,gli occhi erano neri,penetranti.
Non riuscii a distogliere subito lo sguardo,e quando lo feci mi sentii comunque il suo addosso.
Poco dopo tornò Daniele,con un mazzo di rose rosse.
-Oh mio Dio grazie!- Dissi prendendo le rose,le annusai.
-Hanno un profumo buonissimo.- Aggiunsi.
Lui sorrise lasciò una banconota sul tavolo e uscimmo.
-Ti riporto a casa.- Annuii..






Mi fermai davanti alla porta di casa,mia madre non c’era,lavorava fino a tardi, quindi gli chiesi:
-Ti va di entrare?-
Lui non rispose subito,voleva entrare ma non al primo appuntamento.
Sorrise.
-No grazie lo stesso.- Fece una pausa. – Per la fantastica serata.-
Sorrisi.. –Grazie a te.-
Ci fu un attimo di silenzio,poi lui mi mise una mano nei capelli,dietro la testa e con il pollice mi accarezzò la guancia.
Mi si bloccò il respiro e chiusi gli occhi,lui fece passare il pollice sulle mie labbra e io le dischiusi per baciarglielo.
Mi circondò la vita con un braccio e mi attirò a se,facendo aderire i corpi,poi si chinò sul mio voltò e mi baciò.
Fu un bacio dolce e delicato e sembrò durare un eternità.
Lui appoggiò la sue fronte alla mia mi guardò e mi sorrise.
-Devo andare- Disse a bassa voce.
Io annui e feci per allontanarmi ma lui non me lo permise,mi trattene e mi diede un altro bacio.
Poi si irrigidii e si allontanò di un passo con un sorriso un po’ imbarazzato.
-Sai,non dovrei dirtelo al primo appuntamento ma…Passerei una vita solo a baciarti.-
Mi sentii arrossire e sorrisi.
-Bè,non dovrei dirtelo al primo appuntamento ma credo che il mio cuore scoppierebbe prima-
Lui rise,- Ah ecco che cos’era quel rumore di sottofondo.-
Risi anche io.
-Buonanotte.- Dissi entrando.
-Buonanotte,Domani ti chiamo-
Non vedo l’ora.!!



 
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•Lovely~Ary
view post Posted on 9/9/2008, 16:59




Madò k bella me ce sto a appassionà! **
 
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°Free_Heart°
view post Posted on 9/9/2008, 17:03




Grazie ^_^
 
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view post Posted on 3/10/2008, 14:48
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*__________*

Posta Ale,ti prego *-*

Mi sta piacendo troppo!!!
 
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°Free_Heart°
view post Posted on 7/1/2009, 17:49




Dopo un bel pò, posto un capitolo:

IV Capitolo:


Quella notte,fui svegliata da uno strano rumore.
Una mano mi coprii la bocca per impedirmi di urlare.
-Non gridare o uccido tua madre,nell’altra stanza.-
Mi calmai e la mano scivolò via,cercai di tirarmi su a sedere e riconobbi l’uomo del ristorante.
Potei vedere che era più bello di quello che sembrava,pensai fosse un angelo.
No gli angeli non minacciano di uccidere tua madre. Pensai spontaneamente.
-Chi sei e cosa vuoi a me?- Chiesi.
-Non lo so.- Rispose,fece una pausa.
-Mi è venuto naturale seguirti fino a qua,ma non so perché.- La sua voce era bellissima,in quel momento era confusa. Rimase a fissarmi a lungo.
-Sei così fragile- Dissi accarezzandomi il viso con una mano.
Io lo spostai come se mi avesse schiaffeggiata e feci l’errore di guardarlo.
I suoi occhi erano di nuovo neri,i lineamenti induriti,le narici dilatate.
Era infuriato e ne ebbi paura. Deglutii.
-Come,come ti chiami?- Riuscii a chiedere.
Poi dalla finestra si alzò un leggero chiarore,guardò fuori.
-Devo andare.- Annunciò.
Spostò il suo sguardo su di me, - Christian- Disse prima di scomparire.
Io rimasi sul letto,ansimante e incredula,mi ero immaginata tutto?
Vidi la sedia davanti al letto. No,era successo davvero.
Mi alzai e andai a chiudere la finestra a chiave.
Come ha fatto a entrare?
Poggiai la testa sul cuscino e poco dopo mi addormentai con mille domande che mi tormentavano.



La mattina mi svegliai che erano le 11 ancora scossa dall’episodio di quella notte,mi alzai.
Avevo un gran mal di testa,perciò presi due aspirine e mi infilai sotto la doccia.
Cercai di non pensare a quella notte e così pensai a Daniele e mi ritrovai a sorridere. Era stata una gran bella serata,ero soddisfatta.
Mentre ero sotto l’acqua sentii il cellulare squillare.
Uscii di fretta,cercando il telefono dappertutto. Lo trovai nella borsa che avevo preso la sera prima.
Lessi il nome:Daniele.
Feci un respiro profondo,mi asciugai l’orecchio bagnato e risposi.
-Pronto?-
-Hey,come stai?-
-Bene a parte un po’ di mal di testa tu ?-
-Bene,che stavi facendo?Ti ho disturbato?-
-Ma no ero sotto la doccia,tranquillo.-
Silenzio.
-Ci sei ancora?- Chiesi.
-Si si. Volevo chiederti che facevi oggi.-
-Oggi?Lavoro tutto il giorno,il pomeriggio a scuola e la sera al locale.-
-Domani?-
-Domani è ok,cosa hai in mente?- Chiesi curiosa.
-Ho intenzione di rapirti.- Finchè sei tu puoi rapirmi quando ti pare.
-Per portarmi dove?-
-Ha-ha,tu sei l’ostaggio quindi non posso dirti niente.-
-Non è giusto.- Feci l’imbronciata e lo sentii ridere.
- Dai vai ad asciugarti i capelli se no prendi freddo.- Disse e mi accorsi dalla sua voce che non mi stava prendendo in giro.
-Ok papà. A domani-
Lui rise.- A domani-



 
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•Lovely~Ary
view post Posted on 7/1/2009, 18:14




Che bella aleee **
 
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°Free_Heart°
view post Posted on 7/1/2009, 18:17




Grazie.. Peccato che sono bloccata qua..ç_ç
 
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•Lovely~Ary
view post Posted on 7/1/2009, 18:23




noooooooooooooooooooooooooooooooo ale io ti vieto!!!!! xD
 
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°Free_Heart°
view post Posted on 7/1/2009, 18:31




No tranquilla..Mi sto mettendo al lavoro per andare avanti..La storia ce l'ho già tutta in mente buttarla giù però è più difficile..!
 
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•Lovely~Ary
view post Posted on 7/1/2009, 18:34




eeeeeh come ti capisco ^^
Sbrigati comunque U.U
xD
 
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17 replies since 4/9/2008, 16:09   374 views
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